Trovami.
In mezzo a tanti segni ce n’era uno diverso.
Stava lì, evidente, eppure non bastava.
carta riciclata da imballo, acrilico
Non cercava attenzione.
Cercava quello sguardo che, tra mille, si ferma.
Perché la differenza, da sola, è un fatto.
Ma il riconoscimento, quello, è una scelta.
In mezzo a quella folla ripetuta, il segno colorato non cercava chiunque: aspettava il suo occhio, il suo passo, la sua presenza.
E l’attesa era insieme lieve e ostinata, come certe frasi dette sottovoce che restano sospese finché qualcuno non le raccoglie.
Così, pur sapendo di essere già visibile, continuava a sussurrare, quasi con ironia, quasi con tenerezza:
“Trovami.”
E subito dopo, con un sorriso appena accennato, aggiungeva:
“Dai, era facile.”